Un futuro sostenibile e serverless

Guido Mazza

di Guido Mazza

Ogni volta che presentiamo la nostra realtà e i nostri progetti, adoriamo approfondire le tecnologie che utilizziamo per progettare e sviluppare le nostre applicazioni.

Finiamo quindi volentieri a parlare di serverless, architetture che hanno sempre affascinato il nostro animo tech e contraddistinto il nostro modo di percepire il cloud computing fin dagli inizi della nostra specializzazione, ovvero

un fattore abilitante per modelli di business e nuove opportunità per un numero sempre maggiore di aziende qualunque sia la dimensione e il mercato.

Adottare un approccio Serverless influenza il modo in cui un team lavora, la sua efficienza e prestazioni, la scalabilità, la sicurezza e, topic dell'articolo, la sostenibilità delle proprie soluzioni.

Dalla nostra prospettiva, le scelte tecnologiche sposate da oltre 6 anni, risultano allineate con la decisiva sfida lanciata dalle Nazioni Unite e dall’Accordo di Parigi, per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.

Proprio le Nazioni Unite hanno fornito la definizione di sviluppo sostenibile, ovvero "soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni". Wikipedia

Per la società moderna lo sviluppo sostenibile non può che essere ricondotto a come le aziende producono e generano servizi, di conseguenza all'utilizzo delle infrastrutture, all'efficientamento dei datacenters e all'innovazione continua da parte dei cloud providers.

In questo articolo vorremmo approfondire il ruolo che i partner tecnologici ricoprono attraverso le proprie soluzioni e il percorso intrapreso con i clienti che, nel prossimo futuro, sarà caratterizzato da un nuovo denominatore comune.

Come raggiungere gli obiettivi della sostenibilità in cloud?

La sostenibilità viene inclusa come fattore non funzionale per Solution Architect e abilitatori tecnologici che, come ITER IDEA, progettano applicazioni in cloud per un alto numero di utenti in molteplici settori industriali.

Un driver che determina, ad esempio:

  • come un processo viene digitalizzato,
  • la tipologia d la natura dei dati scambiati nei sistemi interconnessi,
  • le politiche di conservazione di documenti e archivi,
  • la frequenza e le modalità con cui i dati vengono letti,
  • la localizzazione geografica dei contenuti (per ridurre latenza),
  • la scelta di algoritmi e servizi per efficientare la potenza computazionale,
  • e molto altro.

Gli obiettivi di sostenibilità determinano oggi il modo in cui i processori vengono prodotti e periodicamente aggiornati per incontrare i termini e le scadenze degli accordi sul clima, mirando a un computing fino a 3 volte più performante con un minor consumo energetico.

"L'energia più verde è quella che non utilizziamo" Peter DeSantis, VP of AWS Global Infrastructure

Come le architetture Serverless rientrano in questa equazione risulta evidente analizzando i vantaggi che apportano:

  • Aumento dell'efficienza del design e della progettazione;
  • Nessun sovradimensionamento le risorse computazionali dell'infrastruttura: grazie all' auto-scaling automatico;
  • Riduzione delle risorse risorse attive ma inutilizzate all'interno del sistema.
Over provisioning - schema da slide presentazione ITER IDEA

Nel grafico viene riportato un confronto della piattaforma cloud serverless rispetto workload tradizionali on-premise e ad architetture cloud basata su istanze classiche. In verde, l'impatto delle risorse sovradimensionate e inutilizzate, un valore direttamente proporzionale alle emissioni di CO2 prodotte dai servizi erogati.

Il grafico ben evidenzia un altro aspetto fondamentale ovvero come, a partire da oggi,

la migrazione dei workload on-premise verso il cloud risulterà sempre più determinante per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

Un recente report indica che "Migrare carichi on-premise al cloud di AWS può ridurre il tuo impatto in emissione di gas serra dell' 88%", di seguito alcuni dei motivi di un così evidente vantaggio:

  • una continua ottimizzazione dei processori prodotti, appositamente progettati per un determinato carico di lavoro,
  • un miglioramento costante degli algoritmi nei servizi gestiti,
  • un aumento del grado di utilizzo delle risorse virtualizzate, condivise su un vasto numero di worload,
  • una ricerca in efficientamento energetico dei datacenter, dalla progettazione alle innovazioni introdotte nel ciclo di raffreddamento degli impianti,
  • il ricorso, che sarà totale entro il 2025, a energia proveniente da fonti rinnovabili per il sostentamento energetico delle strutture.
  • e molto altro.

Il valore della sostenibilità: un interesse comune

Come mostrato da Kelly Morgan, Research Director, Datacenter Infrastructure & Managed Services, nel suo “Saving Energy in Europe by Using Amazon Web Services”,

Un numero sempre maggiore di organizzazioni stanno concentrando la propria attenzione sull'impatto che hanno sull'ambiente, un'incremento di oltre 50% rispetto al 2017.

La proattività su tematiche di sostenibilità, infatti, insieme agli altri fattori ESG (Environmental, Social and Corporate governance), contribuisce al miglioramento della reputazione del brand e rafforza il rapporto con i collaboratori i quali, risultano statisticamente più motivati nel lavorare con società sensibili tematiche ambientali e sociali, per oltre l'86% (Pwc, Customer Intelligence Series).

Infine, aziende particolarmente virtuose possono essere premiate da istituzioni governative europee con sgravi fiscali rilevanti.

Come è possibile misurare la sostenibilità ambientale?

Carbon Footprint è un parametro che viene utilizzato per stimare le emissioni di gas serra da parte di un’azienda per la produzione di un bene o per l’erogazione di un servizio.

Monitorare e dimostrare la riduzione del Carbon Footprint risulta sempre più strategico e distintivo per ogni azienda, in questo processo che, con tali premesse, coinvolgerà aziende di qualsiasi dimensione o natura.

Tramite i partner di servizi e di applicazioni cloud sarà possibile offrire un monitoraggio costante dell'intera infrastruttura ed essere accompagnati nell'evoluzione delle proprie soluzioni IT e dei propri processi digitali in chiave sostenibilità.

Avere dalla propria parte know-how e soluzioni permette di rispondere proattivamente alla corsa all’efficientamento energetico e ottenere un vantaggio competitivo che passa, come ripetiamo volentieri nelle nostre presentazioni e ai talk ai quali partecipiamo, dalle migliori tecnologie disponibili.