Tecnologia e persone

Guido Mazza

di Guido Mazza

Nel corso degli anni, abbiamo avuto l'opportunità di collaborare con team di Scrum Master e professionisti delle metodologie Agile, con cui abbiamo esercitato strumenti di Project Management in casi reali di corporate e gruppi multinazionali.

Nell’affrontare sfide complesse in cooperazione con team cross-funzionali e multi-culturali, abbiamo notato come determinate metodologie fossero ancora più efficaci quando supportate da una componente motivazionale favorita dalle squadre di consulenti a tutti i gruppi di lavoro.

Un aspetto spesso ricondotto alla cosiddetta cultura aziendale, percepita in ogni fase del progetto e in ogni azione che le persone coinvolte intraprendevano nel rapporto con noi e, di riflesso, nella relazione con i clienti.

Forti di queste esperienze, abbiamo iniziato a individuare e trasmettere una serie di valori all'interno della nostra stessa organizzazione, consci della loro efficacia nel migliorare il processo e l'esito di qualsiasi attività. Recentemente, abbiamo persino avuto la possibilità di discuterne insieme alcuni giovani leader del settore associazionistico.

Oggi vogliamo evidenziare alcune delle caratteristiche legate a cultura aziendale, tecnologia e persone, che risultano distintive in aziende che, come noi, mirano a essere rilevanti nei prossimi anni.

Nello scenario attuale,

le aziende tech sono sollecitate da un costante bisogno di soluzioni; il mercato stimola tante opportunità, che forniscono la possibilità di crescere rapidamente e di sperimentare.

Questo background, assolutamente positivo, porta attenzione su alcuni aspetti non sottovalutabili. Per esempio, la necessità di maturare velocemente le competenze per affrontare le complessità delle nuove sfide, e la conseguente esigenza di rimanere attrattivi per i talenti – che devono essere continuamente motivati e stimolati.

Volendo offrire una chiave di lettura alternativa, le società dovranno trasferire quanto imparato nella relazione con i clienti verso le proprie risorse interne, concretizzando per loro diverse strategie:

  • creare progetti in cui poter credere,
  • incoraggiare la generazione di idee attuabili,
  • favorire la retrospettiva e un miglioramento continuo dei processi,
  • condividere roadmap e le motivazioni che guidano determinate scelte,
  • rispettare e monitorare gli obiettivi dei singoli.

Atterrando nuovamente nella nostra realtà ed esperienza, forniamo un esempio concreto per tutte le aziende IT: la risoluzione della richiesta di un cliente. Fornire la migliore soluzione a fronte di una richiesta non è quasi mai un processo deterministico – una strada unica: esistono spesso diversi approcci, ognuno con le proprie sfaccettature.

La definizione del percorso da intraprendere definisce le modalità di lavoro di un partner, ed è un'opportunità per trasmettere la propria cultura aziendale e stimolare le risorse. Spesso, la soluzione migliore si trova partendo dal perchè una richiesta viene avanzata – qual è il bisogno che si vuole risolvere.

In alcuni casi, definire correttamente il motivo della nuova funzionalità, consente di abilitare nuovi modelli di business, creare nuovi servizi e rafforzare la fiducia con clienti e collaboratori.

Molte volte è possibile disegnare soluzioni approcciando il problema da nuovi punti di vista, portando alla luce tecnologie adeguate, modulari e reimpiegabili. Dal punto di vista motivazionale, questo consente di coinvolgere maggiormente le risorse del team, che possono maturare competenze e assimilare nuove tecniche, come il Design Thinking.

Questo processo, che talvolta presuppone un maggior investimento, non sarebbe possibile se guardassimo la richiesta in ottica tradizionale: finiremo probabilmente per ricorrere a task ripetitivi e produrre lavoro indifferenziato senza alcun valore aggiunto sul lungo periodo.

Questi scenari sono consueti in attività di consulenza IT e le piattaforme cloud offrono spesso soluzioni strategiche per compiere il cambio di prospettiva, portando risultati tangibili.

In ITER IDEA, il valore motivazionale di un progetto è un parametro determinante del processo di selezione delle iniziative nelle quali investire con tecnologia e risorse.

Un esempio è fornito dalla recente vittoria al EU Datathon 21, per il quale abbiamo pensato di realizzare un servizio a supporto della mobilità al femminile Wonder Wanderlust Women. La piattaforma offre al nostro target un aggregato di informazioni rilevanti, provenienti dagli open data europei, per selezionare consapevolmente la prossima destinazione in Europa, in base al profilo e alle opportunità raccolte.

Credendo nel valore della mobilità come crescita personale,

abbiamo realizzato Papaya, un sistema di matching apprezzato negli anni da oltre 30k studenti del programma Erasmus.

Non dimentichiamo, inoltre, la recente collaborazione con i partner internazionali di Dott in ambito mobilità urbana sostenibile.

Importanti i percorsi in tema Digital Health: collaborazioni che ci hanno permesso di digitalizzare il lavoro di oltre 50 professionisti impegnati sul territorio nazionale nel training a pazienti per cure diabetologiche e terapie del dolore.

In fase di progettazione abbiamo, analogalmente, nuove applicazioni nate dalla collaborazione con personale medico qualificato, cliniche private e docenti provenienti da diverse università italiane, per offrire servizi alle comunità locali.

Infine, citiamo le nascenti cooperazioni in ambito Insurtech e Retail che si pongono l’obiettivo di realizzare nuovi servizi ricchi di spunti di innovazione, promuovendo opportunità in linea con le potenzialità future in scenari altamente dinamici.

Un’innovazione fatta di cultura, idee e metodologie che parte dall’interno dell’organizzazione e che viene trasferita nella relazione con collaboratori e clienti, che gioveranno di un’esperienza di lavoro rinnovata e stimolante.