Lo scorso mese di Luglio (24-27) si è svolta la terza edizione di Campus Party Italia, uno degli eventi di riferimento per quanto concerne la tecnologia e l’innovazione. Con un format giovanile, che prevede anche la possibilità di rimanere a dormire la notte in tenda, è riuscito quest’anno a raggiungere le ben 10000 presenze. Attraverso cinque palchi tematici e uno main stage di prestigio, diverse aree workshop e centinaia di stand, sono stati trattati tutti i trend tecnologici dell’anno, in momenti di presentazione, interazione e networking. Tra gli ospiti di rilievo annoveravano: Tim Berners-Lee (inventore del World Wide Web), Adrian Fartade, Gino Strada e molti altri.
Nel 2017 avevamo preso parte alla prima edizione come partecipanti, mentre quest’anno abbiamo avuto il piacere di presentarci come speaker ufficiali dell’evento. Durante la mattinata del sabato, nell’area Job Factory, ho esposto un piccolo talk su tecnologia, employability e mobilità, dove ho cercato di evidenziare la profonda relazione tra i tre elementi e tutti i benefici che ne conseguono.
Segue un piccolo estratto.
Un periodo di mobilità all’estero (per studio o per lavoro), popola il nostro curriculum di soft-skills che difficilmente si acquisirebbero in contesti differenti — l’esperienza insegna (🇸🇪); studi dimostrano come i datori di lavoro siano sempre più affascinati da abilità trasversali come curiosità, problem-solving, tolleranza, fiducia in se stessi, esperienza internazionale, ecc. In IDEA crediamo molto in quello che la mobilità ha da offrire, per questo cerchiamo di supportarla con la nostra tecnologia, come nel caso di Papaya e di nuovi progetti in cantiere (segnatevi questo nome: Waffle).
Al contempo, la tecnologia supporta l’interconnessione tra persone, rendendo possibili esperienze e contatti fino a pochi anni fa impensabili. Tramite il web, è facile e intuitivo accedere a servizi provenienti da ogni parte del mondo; allo stesso tempo, si ha l’opportunità di offrire i nostri servizi a chiunque, allargando i nostri orizzonti e i nostri mercati a un livello globale.
La generazione in cui viviamo sta infatti andando verso un contesto di internazionalizzazione che inciderà sempre di più sulle modalità in cui lavoreremo, sulle persone con cui ci interfacceremo e sui prodotti e servizi che forniremo.
Entrare quindi in questo ecosistema, di mobilità e tecnologia, ci permette di instaurare un processo di miglioramento continuo, generando ogni giorno nuove opportunità, per innovare e per innovarsi.
Avanti tutta dunque, verso nuovi orizzonti e nuove opportunità tecnologiche.